
Globalizzazione, emigrazione, integrazione sembra stiano diventando le minacce principali da cui è afflitta la nostra epoca. Attraverso il confronto, la conoscenza, la cultura e le arti, ossia le essenze che rappresentano il contrassegno dell’umanità fin da tempi remoti, cercheremo insieme di tracciare il percorso per la comprensione del presente e di questi fenomeni. Per ripercorrere la nostra esperienza di uomini che sono arrivati fino ai nostri giorni, torneremo indietro nel tempo profondo, in Africa, nel continente primordiale, che fu la culla dell’umanità, e poi Terra di conquista e di sfruttamento, di saccheggio e di razzia, di dolore e morte, ma anche di tradizioni e cultura, musica e danza, storia e preistoria …
Due giorni di festa, incontro e condivisione per fermarsi un secondo, per ritrovarsi all’insegna di seminari, workshop, proiezioni, mostre, danza, cucina etnica e world music e riscoprire l’entusiasmo di essere un solo popolo accomunato dallo stesso destino.
lun 26
ore 17 - presentazione del progetto Out of Africa, alla presenza delle autorità istituzionali e operatori socio-culturali.
Il ruolo dei migranti nell’economia italiana: intervista a Enrico Zanetti, viceministro all’Economia.
ore 21 - proiezione film "Appena apro gli occhi di L. Bouzid" (Tunisia, 2016, 104') a cura del Festival internazionale del Cinema di Frontiera di Marzamemi
mar 27
ore 10/13 - live workshop: Gabin Dabirè (chitarra africana), Naby Camara (balafon), Madya Diabate (kora) - partecipazione libera previa iscrizione
ore 17/19 - seminario: Giovanni Amighetti (produttore discografico), musica africana e world music; Paolo Apolito (antropologo), come le migrazioni ci trasformano.
Modera Maurizio Cuzzocrea, musicista e ricercatore, Presidente Associazione Areasud.
ore 21 - concerto di musica africana e contaminazioni con Madya Diebate, Jalì Diabate (Senegal), Naby Camara (Guinea), Gabin Dabirè & Paul Dabirè (Burkina Faso) - ingresso a pagamento
Sostegno e patrocinio
Regione Siciliana, Assessorato del Turismo
Comune di Catania, Assessorato alla Cultura
Ambasciata del Senegal in Italia
In collaborazione con:
Associazione Onlus Balouo Salo - Un ponte per la vita
Festival internazionale del Cinema di Frontiera di Marzamemi
Organizzazione
Associazione Areasud
Coordinamento
Associazione Darshan
Ideazione e progettazione
Mario Gulisano e Maurizio Cuzzocrea
Direzione artistica
Jalì Diabate
Giovedì 7 aprile alle 21, al Centro Zo di Catania, il Griot senegalese Jalì Diabate (Senegal) presenta il nuovo progetto di musica elettro-acustica “Kumakan”, con la Afro Bougna Band, per il "Raizes - World Music Fest".
Dietro ogni parola c’è la cultura secolare dei Griot che l’artista rivisita in una chiave moderna, carpendo da ogni nota e ogni sillaba la tradizione mandinga, figlia della madre Africa. L’arte del parlare è esprimere la potenza delle parole e del loro significato, con la voce e con le 21 corde della kora. Kumacan (“la voce della parola”) è la tradizione dei Griot mandinkalu, è la musica che racconta l’Africa e le sue vicende.
(07 aprile 2016)
http://www.agenda.unict.it/11289-jali-diabate.htm